DA CHE PULPITO VIEN LA PREDICA 

DA CHE PULPITO VIEN LA PREDICA                                         

Nell’archivio storico provinciale dell’Ordine dei Frati Predicatori del Piemonte, in un fondo a lui intestato, sono conservati i materiali documentari riferiti a Reginaldo Giuliani (1887-1936). Il religioso aveva aderito in maniera convinta al fascismo e, volontario durante la guerra di Etiopia, vi aveva trovato la morte nel 1936. All’interno della propaganda fascista, sino alla Repubblica Sociale Italiana, la sua figura assurse al ruolo di mito. Addirittura, nella prima Appendice alla Enciclopedia Italiana, uscito nel 1938, ne fu inserita una voce biografica. Manca invece nel Dizionario biografico degli italiani, mentre risulta attualmente annoverato fra i “testimoni” nel sito agiografico Santi, beati e testimoni.

Di lui sono state conservati ben 7.018 “interventi” tenuti tra il 1912 e il 1935, con una media di quasi trecento all’anno.

In effetti, nel corso del ‘900 i religiosi di frequente redigevano per iscritto le proprie prediche e le conservavano, anche se non ne prevedevano una pubblicazione a stampa. Ulteriori ricerche dovrebbero consentire di rintracciarne un elevato numero. Al contrario si può ritenere che materiale analogo prodotto dal clero curato abbia avuto un altissimo livello di dispersione. Nel caso di Reginaldo Giuliani la sua fama e reputazione hanno inoltre agevolato la conservazione dei documenti.

In una recente edizione è stata pubblicata una selezione delle prediche che il giovane frate tenne tra 1911 e 1916, prima di essere designato a cappellano militare nel corso del conflitto mondiale (da cui tornò con tre decorazioni al valor militare). La scelta tematica di Giovanni Cavagnini ha riguardato prediche su culti e devozioni, matrimonio e famiglia, educazione e gioventù.

In relazione alla predicazione cattolica, rispetto all’età medievale e moderna, egli scrive: «Per quanto concerne l’età contemporanea, invece, le conoscenze risultano molto più scarse e frammentarie, riducendosi in sostanza ad alcuni tra gli uomini e gli eventi di maggior rilievo, come Angelo Giuseppe Roncalli (futuro papa Giuovanni XXIII) e la Prima guerra mondiale. Le ragioni di una disparità così evidente devono essere ricercate innanzitutto nell’oggettivo declino della pratica, che tra Otto e Novecento si trovò a fare i conti non solo con la progressiva secolarizzazione della società occidentale ma anche con  la diffusione di altri e più pervasivi mezzi di comunicazione di massa quali la stampa d’informazione, la radio e la televisione, che ne ridussero grandemente l’impatto rispetto al passato. A questi fattori di di carattere esterno si sommarono altri di carattere interno, su tutti la prevalenza del catechismo, il forte controllo esercitato sugli oratori dall’autorità religiosa e la difficoltà del vertici ecclesiali a promuovere un rinnovamento effettivo del contenuti e delle modalità tradizionali della predicazione».

Lo studioso segnala gli studi che si possono connettere a questa tematica, peraltro non numerosi e soprattutto riferiti alla sfera della politica. La questione più generale non è costituita soltanto dalla modificata rilevanza della predicazione cattolica nei due secoli dell’età contemporanea, malgrado la conservazione del suo statuto rituale. Era avvenuto che avesse perduto una propria specificità, malgrado i tentativi di conferirne una rinnovata. In altri termini, senza la dotazione strumentale di una retorica specifica, le prediche erano divenute discorsi e la predicazione oratoria (sia pure “sacra”, come intitolavano alcuni volumi ottocenteschi).

Trascorsi i primi cinque lustri del terzo millennio è dunque necessario riflettere sul rapporto da instaurare tra la (tradizionale) predicazione ai fedeli e l’annuncio evangelico.

 

 

Riferimenti bibliografici

La tentazione della politica. Padre Reginaldo Giuliani, un predicatore del Piemonte del primo Novecento (1911-1916), a cura di Giovanni Cavagnini, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2023.

Sul personaggio si vedano gli studi di Giovanni Cavagnini:

Le prime prove di un mito fascista: p. R. Giuliani nella Grande Guerra, in Humanitas, 63/6 (2008), pp. 976-992.

Il mito dell’eroe crociato: padre Reginaldo Giuliani ‘soldato di Cristo e della Patria’, in I sentieri della ricerca. Rivista di storia contemporanea, 6/11 (2010), pp. 75-98.

Nazione e provvidenza: padre Reginaldo Giuliani tra Fiume ed Etiopia (1919-36), in Passato e presente. Rivista di storia contemporanea, 28/81 (2010), pp. 43-67.

Per il problema in generale

Roberto Rusconi, La predicazione, in Storia della Chiesa, vol. XXIII: I cattolici nel mondo contemporaneo (1922‑1958), a cura di M. Guasco, E. Guerriero e F. Traniello, Milano, Edizioni Pao­line, 1991, pp. 421‑433.